Occhialeria: riforma inquadramento professionale per i 16 mila lavoratori.


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Belluno – Dopo le analisi tra le parti sindacali e dopo le prime fasi sperimentali attuate negli scorsi mesi all’interno delle aziende, inizia a prendere vita il nuovo inquadramento professionale che riguarderà, dal prossimo anno, i 16 mila lavoratori del settore.
Una riforma fortemente voluta dalle organizzazioni sindacali con il fine di aggiornare il vecchio inquadramento professionale formulato, fino ad ora, su meccanismi rigidi e non più adeguati.
Un’ottima soluzione che definisce anche la presenza delle nuove mansioni laddove gli ammodernamenti dei sistemi produttivi e le ristrutturazioni organizzative hanno modificato gli assetti aziendali negli ultimi anni.
Dopo circa 40 anni – il vecchio inquadramento risale infatti al 1973 – il nuovo sistema consentirà nuove progressioni e miglioramenti delle posizioni professionali basate non più sulle mansioni ma sulle competenze professionali.
Criteri oggettivi, quindi, condivisi sia da lavoratori (che a breve saranno tutti informati) sia da chi, all’interno delle aziende, valuterà le capacità professionali.

09 maggio 2014
Vincenzo Caldarella


( servizio trasmesso su Tele Belluno)

Rinnovo CCNL Occhialeria 2013 – 2015: continuano i lavori.


La delegazione dell’associazione imprenditoriale Anfao (Associazione Nazionale Fabbricanti Articoli Ottici) congiuntamente all’Assemblea nazionale dei quadri e delegati Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uilta-Uil
si sono incontrate oggi a Treviso, nella sede di Unindustria, per la prosecuzione della discussione sul rinnovo CCNL dell’occhialeria.
Il rinnovo del prossimo contratto nazionale di lavoro 2013-2015 interesserà oltre 15.000 addetti del settore occhiali e occhialeria.

Giazzi (Anfao)
<<In un contesto economico estremamente difficile, ad alcune aziende che si muovono bene in ambito internazionale si contrappongono, a macchia di leopardo, realtà produttive che stanno attraversando dei momenti difficili ed articolati. Tuttavia, esprimiamo interesse ed apprezzamento a questa piattaforma che, seppure onerosa, tenderà a raggiungere quelli che per noi saranno gli obiettivi fondamentali:
– rimanere in Italia;
– essere produttivi e concorrenziali.
La contrattazione deve risolvere i problemi delle aziende e quelle dei lavoratori, purché ci si sforzi a non ingolfare il meccanismo della contrattazione con vincoli o problematiche aggiuntivi.
Confrontarsi non vuol dire limitarsi.>>  continua Giazzi,
<<Ma la discussione non deve però portare a fughe in avanti che possano rendere ingestibile il lavoro della negoziazione.
Bene la partecipazione così come sintetizzata nella piattaforma.
Faremo però osservare le nostre analisi e individueremo le nostre critiche.
C’è concordia con la revisione delle norme contrattuali.
Occorre però una manutenzione straordinaria a certi vincoli che possano auspicare una maggiore attenzione nell’inserimento dei giovani al mercato del lavoro utilizzando, in maniera proficua, l’utile strumento dell’apprendistato.>>
Il portavoce Anfao presenta in maniera positiva la sintesi circa i diritti da tutelare.
<<È nostra attenzione vigilare su “ambiente, salute e sicurezza” visto che non ci sono complicazioni legate ai processi industriali o a problemi riconducibili a merci o rischi pericolosi.>>
Giazzi esprime seria preoccupazione per le richieste presentate nel capitolo economico.
<<I risultati che ne conseguono sono nettamente diversi dalle nostre valutazioni. Occorre quindi spiegare i dettagli per la quantificazione delle istanze ed esporre i particolari sui minimi salariali richiesti in modo da comprendere l’entità della pretesa.>>
E’ esplicito il riferimento all’Ipca, l’Indice dei Prezzi al Consumo Armonizzato per i paesi dell’Unione.
<<Perplessità infine riguardano le modifiche sull’elemento perequativo. In particolar modo in quelle imprese che stanno attraversando momenti di difficoltà.
In conclusione, gli obiettivi sintetizzati sono:
rendere moderno questo CCNL;
-mantenere le strutture lavorative in Italia;
-rendere le nostre imprese competitive e concorrenziali.

Vogliamo fare un contratto innovativo; e per farlo, servono tempi giusti senza tatticismi e senza rituali strategici che facciano perdere tempo.>>

Pomante (Filctem-Cgil)
<<Siamo consapevoli delle ricadute occupazionali e dell’impoverimento di quei lavoratori che perdono il proprio posto di lavoro. Ma i risvolti sull’internazionalizzazione delle imprese sono una minaccia
o un’opportunità
?>>
Il segretario della Filctem esprime però una nota positiva per il mantenimento dell’occupazione italiana.
<<Lavoreremo per questo rinnovo a patto che non ci siano preoccupazioni sui temi che riguarderanno l’innovazione e la modernità e soprattutto tutelando l’occupazione su questo settore che, grazie alla leadership italiana, non sente i morsi della crisi, se non in parte.
Ci aspettiamo analisi approfondite e condivise sul tema dei diritti e sul sapere quali saranno gli strumenti per l’innovazione.>>

Boglietti (Femca-Cisl)
Il segretario della Femca mostra soddisfazione per la presentazione e l’impostazione della discussione.
<<Un passaggio importante questo a cui seguono le richieste inerenti la realtà del settore. Vogliamo fare qualcosa, in più e meglio e solo insieme possiamo essere costruttivi. Ad esempio, con la partecipazione. Uno dei tanti campi di novità di questa piattaforma. Siamo dentro un percorso innovativo e una fase molto intensa.
Il nuovo inquadramento professionale porterà a relazioni più avanzate che ci vedranno coinvolti in maniera propositiva. Dai colloqui burocratici infatti siamo passati ad incontri sempre più proficui ed intensi. Da qui la necessità di intervenire in maniera collegiale evitando l’utilizzo di decisioni unilaterali.>>
Boglietti auspica l’innovazione di quelle relazioni che possano migliorare i rapporti tra le parti sia a livello nazionale che a livello aziendale.
<<E’ una nostra prerogativa affrontare i problemi e, collegialmente, trovare le soluzione che ottengano alle necessità delle imprese e dei lavoratori.
Da qui la richiesta per un’analisi più approfondita circa metodi e risultati per
l’innovazione, l’organizzazione e la valorizzazione della professionalità.>>

Salvi (Uilta-Uil)
Salvi, portavoce della Uilta-Uil, esordisce puntualizando quello che, secondo lui, il <<rimanere in Italia>> sembra un velato ricatto o, correggendosi subito dopo, una piccola provocazione da parte dell’Anfao.
<<La mancanza di umiltà porta le aziende alla rovina.>> continua.
<<Spesso alcuni investimenti risultano fallimentari. Tuttavia il settore dell’occhialeria riveste un ruolo importante dal punto di vista occupazionale; e alcuni accordi extracontrattuali di talune imprese raggiunti nelle ultime settimane lo dimostrano.>>
Se per Giazzi l’elemento perequativo appesantisce le imprese in difficoltà, per Salvi: <<…se non fossero in difficoltà potrebbero contrattare meglio>>. Aggiungendo: <<E’ proprio nella difficoltà che la contrattazione è utile sia per le aziende che per i lavoratori. Noi preferiamo la contrattazione di secondo livello piuttosto che l’erogazione a babbo morto di un simile strumento>>  conclude Salvi.

La trattativa in sede plenaria continuerà il 05 dicembre p.v.

© Vincenzo Caldarella

Per saperne di più:

http://www.femcacisl.it/images/allegati/Piattaforma_occhiali__rinnovo_CCNL_2013.pdf